Antitesi n.15
LEGARE LA LOTTA DI CLASSE
ALLA LOTTA CONTRO
LA GUERRA IMPERIALISTA
Ottobre, 2023
INDICE
Editoriale
Legare la lotta di classe alla lotta contro
la guerra imperialista – p.3
Sfruttamento e crisi
Il capitale con l’elmetto – p.5
L’Ue e l’Italia nella spirale di crisi e guerra
Mettere la guerra al centro – p.4lòklòklò
Classi sociali, proletariato e lotte
La resistenza delle masse alla crisi e alla guerra
Imperialismo e guerra
Crisi dell’ordine yankee e multipolarismo di guerra
L’imperialismo indiano alla ricerca di autonomia strategica
Controrivoluzione ed egemonia di classe
Governo della crisi e stato di guerra – p.47
La borghesia imperialista in continua “emergenza”
Giovani tra reazione e rivoluzione – p.56
La condizione giovanile in tempo di guerra
Ideologia borghese e teoria del proletariato
I comunisti e la guerra – p.63
Contro la guerra imperialista, per la rivoluzione proletaria
La questione nazionale oggi – p.74
Aspetti peculiari nella fase di putrefazione dell’imperialismo
Glossario
INSERTO – Il “Diluvio di al Aqsa” e il diluvio universale
Imperialismo e guerra
Il “Diluvio di al Aqsa” e il diluvio universale
Con la Resistenza Palestinese, per la vittoria sull’imperialismo
PRESENTAZIONE DEL NUMERO
- La sezione Sfruttamento e crisi è incentrata sul ruolo del governo Meloni che si conferma come sovrastruttura politica atta principalmente alla partecipazione italiana alla guerra globale nelle fila del fronte atlantista. Inoltre, il governo si palesa garante degli interessi del grande capitale, in particolar modo dei monopoli della guerra: in linea con le politiche del governo precedente, i soldi pubblici vengono destinati al keynesismo militare e la crisi scaricata sulle spalle delle masse popolari. Nell’articolo viene posto un particolare accento sul discorso di Draghi tenuto a giugno, non a caso negli Usa: una sorta di manifesto ideologico perfetto del capitalismo di guerra, dove si detta la linea delle formazioni atlantiste: ricerca della stabilità finanziaria, nonostante la crisi e i contraccolpi della guerra, e conflitto strategico con Russia e Cina.
- Nella sezione Classi sociali, proletariato e lotte, vengono analizzate e comparate le lotte di massa sviluppatesi in Europa e in Italia nel corso dell’anno. L’analisi pone l’accento sui contenuti delle mobilitazioni, sulle forme che queste hanno assunto e sul contesto di crisi e di guerra che le ha determinate. Lo sguardo finale va alla situazione italiana, arricchito dalla comparazione con gli altri scenari nazionali. Lo scopo dell’articolo è quello da un lato di capire come le masse popolari si stanno muovendo nella situazione determinata dalla spirale crisi/guerra/crisi e dall’altro di indicare la necessità dell’intervento e dell’organizzazione comunista nel precipitare delle contraddizioni.
- Nella sezione Imperialismo e guerra, analizziamo la crisi dell’ordine yankee e come aspetto principale del nuovo mondo multipolare segnato dalla guerra. Il venir meno progressivo dell’ordine imperialista statunitense non significa affatto fine dell’imperialismo e pace, ma anzi, moltiplicazione dei conflitti e apertura di prospettiva rivoluzionaria per i popoli e le classi oppresse. Segue un articolo incentrato sulla questione dell’India col quale, in continuità con quanto fatto nei numeri precedenti per Russia e Cina, vorremo tracciare un’analisi dello sviluppo del capitalismo indiano negli ultimi decenni, per individuarne la natura imperialista e collocarlo negli equilibri mondiali della contesa tra potenze. Poniamo centrali all’interno dell’analisi il ruolo ambiguo dell’imperialismo indiano e le contraddizioni interne alla formazione che alimentano uno dei più importanti processi rivoluzionari a livello globale.
- Nella sezione Controrivoluzione ed egemonia di classe, abbiamo voluto analizzare il ruolo reazionario dell’emergenzialismo sul piano della sovrastruttura e della struttura. Lo scopo dell’articolo è sviluppare la critica rivoluzionaria alla martellante propaganda borghese sulle “emergenze”, sviluppando in antagonismo il nostro intervento politico che metta al centro la questione della crisi del capitale e della tendenza alla guerra che ne deriva. Successivamente, affrontiamo la questione giovanile e il ruolo dei giovani nella società capitalista che marcia verso la guerra. Data l’arretratezza politica attuale della nostra classe, quella nemica agisce quasi indisturbata nell’esercizio dell’egemonia sulle masse giovanili, garantendo l’ordine esistente e ponendo le condizione per farne in futuro carne da cannone nella guerra interimperialista. Dobbiamo attrezzarci per contrapporre a tutto ciò la consapevolezza che i giovani proletari potranno liberare se stessi dalle condizioni in cui vivono e conquistare un nuovo mondo, solo abbattendo il capitalismo con la rivoluzione. Lo scopo dell’articolo è porre la necessità di un’inchiesta tra i giovani sui posti di lavoro, nelle periferie, nel mondo dell’istruzione, che permetta ai comunisti di articolare efficaci linee particolari.
- Nel primo articolo della sezione Ideologia borghese e teoria del proletariato, riproponiamo il patrimonio dei comunisti rispetto alla questione della guerra imperialista adattandolo alla fase attuale e riprendendo la visione dell’unità di opposti tra guerra imperialista e guerra rivoluzionaria. Ribadiamo che sta ai comunisti oggi riprendere questi insegnamenti, rompendo con il disarmo politico della classe che i riformisti teorizzano a parole e gli opportunisti praticano nei fatti, per guidare il proletariato ad opporsi alla guerra imperialista in una prospettiva rivoluzionaria. Nel secondo articolo, ci siamo posti l’obiettivo di illustrare le articolazioni specifiche della questione nazionale, a partire della sua definizione materialista quale questione di classe. Riportiamo nell’articolo l’avanzamento teorico dei comunisti (da Marx a Lenin, fino a Mao) per ribadire l’importanza dell’analisi concreta della situazione concreta: da un lato affermando il principio di autodeterminazione dei popoli come parte della concezione comunista e dall’altro definendolo concretamente sul piano della lotta all’imperialismo.