Volantini e comunicati

LO STATO ITALIANO INCARCERA E PERSEGUITA I RESISTENTI PALESTINESI!


Mentre l’esercito del regime sionista sta portando avanti una guerra di sterminio a Gaza e il criminale Netanyahu è sotto accusa per genocidio alla Corte Internazionale di Giustizia, il Ministro di Grazia e Giustizia italiano ha disposto a gennaio 2024 l’arresto di Anan Yaeesh, palestinese residente dal 2017 a L’ Aquila, per sostegno alla lotta di liberazione della sua patria, assecondando la richiesta da parte delle autorità di “Israele”.

Pur essendo stata respinta la richiesta di estradizione per il concreto rischio di torture, le autorità italiane hanno avviato nei suoi confronti un processo, davanti al tribunale di L’Aquila, con l’accusa di associazione terroristica (270 bis), in una manovra palesemente politica che riflette la collaborazione tra Italia e “Israele” nella repressione della Resistenza Palestinese. Assieme a lui vengono processati Alì Irar e Mansour Doghmosh, anch’essi palestinesi residenti in Italia, incarcerati da marzo a settembre 2024. Anan è tuttora rinchiuso nel carcere di Terni.

Questo caso rappresenta l’espressione più diretta di un’ampia campagna di criminalizzazione della resistenza e del movimento di solidarietà con la Palestina, una campagna repressiva in atto da anni ed intensificatasi con l’inizio dell’ultima aggressione a Gaza. La persecuzione di Anan, Ali e Mansour è un chiaro segnale di questa volontà: nel pieno dispiegarsi della violenza colonialista sionista, un fronte di diretta repressione della Resistenza Palestinese si apre anche sul nostro territorio.

Giovedì 19 Giugno saremo in campo San Giacomo, a Trieste, dalle 18.00, per raccogliere fondi per le spese legali di questo processo e per sostenere le necessità primarie di Anan in carcere. È di fondamentale importanza portare avanti questa battaglia politica, non solo per il suo caso, ma per arginare la campagna di repressione che ha visto l’attuale governo accanirsi, ancor più di chi negli ultimi decenni li ha preceduti, contro la lotta per l’autodeterminazione del popolo palestinese. Tale repressione è il risvolto interno del processo di guerra imperialista sul fronte internazionale, da ultimo aggravatasi con l’aggressione sionista all’Iran.

Libertà per Anan!
La resistenza non si processa!
La resistenza non si arresta!
Mobilitiamoci contro la guerra imperialista!

Antitesi – Organizzazione Comunista