Antitesi - Organizzazione Comunista
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Canale di aggiornamento su iniziative, comunicati e materiali prodotti da Antitesi - organizzazione comunista

Tutte le pubblicazioni sono consultabili sul sito:
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🚩 Manifestazioni in più di 80 città dalle Metropoli (Milano, Roma, Napoli, Bari, Palermo, Genova etc) fino alle città più piccole hanno visto scendere in piazza centinaia di migliaia di persone: giovani e anziani, studenti e insegnanti, lavoratori in sciopero, portuali in lotta contro il traffico di armi. Moltissimi giovani, anche di seconda e terza generazione, hanno risposto all’appello alla mobilitazione. A determinare un cambio di passo, dopo la forte mobilitazione attorno alla Flottiglia, è stata la scesa in campo dei lavoratori con le due giornate di sciopero, prima il 19 e poi il 22. Senza dubbio un’unica grande giornata di lotta sarebbe stata meglio, ma è evidente che è prevalsa la logica di bottega e l’opportunismo della burocrazia Cgil. Gli scioperi del 19 hanno avuto il merito di far entrare la solidarietà alla Palestina anche in quei posti di lavoro dove il sindacalismo di base non è storicamente presente, come le fabbriche metalmeccaniche e chimiche.
La parola d’ordine “blocchiamo tutto” è stata perseguita ovunque con determinazione: dall’assedio alla stazione centrale di Milano al blocco del traffico ferroviario a Napoli; dai blocchi dei porti a Genova, Trieste, Venezia, Ravenna e Catania, fino a quelli di tangenziali e autostrade come a Bologna, Firenze e Roma.

Grande è stata la partecipazione in cortei enormi che non si vedevano da decenni, grande è stata la determinazione a perseguire il risultato dei blocchi anche a fronte di cariche, lacrimogeni e idranti.

🚩 Un popolo in piazza a fianco della Resistenza, e contro una classe dirigente nostrana complice del genocidio dei palestinesi e responsabile delle politiche contro i lavoratori e le masse popolari degli ultimi anni nel nostro paese. Una mobilitazione e una determinazione che hanno reso inefficaci tutte le misure di controllo preventivo e repressivo, dal decreto sicurezza, alle zone rosse, fino alla militarizzazione del territorio.

Oggi il solco tra la gente solidale alla Palestina e le classi dominanti che allevano i mostri sionisti è sempre più profondo: èchiaro il legame della solidarietà tra gli oppressi ed è altrettanto chiaro l’isolamento degli oppressori. Un movimento di massa contro lo sterminio di un popolo e contro la guerra imperialista è esploso e non sarà facile per i criminali imperialisti ricacciarlo indietro. Non a caso proprio oggi Giorgia Meloni ha dichiarato di essere disposta a riconoscere uno Stato di Palestina, parole di facciata che nascondono la grande paura della controparte nel vedere le masse che si mettono nel campo della lotta.

Questa grande spontaneità sta rideterminando un rapporto di forza che si dovrà riuscire a riversare anche nei posti di lavoro, nell’università e nelle scuole.

A questa grande spontaneità e determinazione va corrisposta la prospettiva dell’organizzazione dei lavoratori e dei proletari contro un sistema in putrefazione e contro le sue classi dominanti criminali che vogliono trascinare l’umanità nel baratro di una nuova guerra mondiale.

L’unità tra la lotta di liberazione dei i popoli oppressi e la lotta di classe dei lavoratori e delle masse popolari nelle metropoli imperialiste è la strada da seguire. L’organizzazione dei comunisti è lo strumento da costruire.

🔻Continuiamo ad opporci all’avanzata della guerra imperialista, per farla finita con questo sistema di sfruttamento, morte e oppressione!

Al fianco di tutti i fermati e gli arrestati.
Morte all’imperialismo! Libertà ai popoli
Resistere per Vincere!

Antitesi – Organizzazione comunista


👉 https://antitesirivista.org/volantini-e-comunicati/la-palestina-in-piazza/
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Assata Shakur, deceduta ieri a Cuba, membro delle Black Panther e del Black Liberation Army, ha dedicato la sua vita alla lotta contro il razzismo, l’oppressione e lo sfruttamento del sistema capitalista.

Onore a chi ha combattuto per la libertà e a chi ancora combatte per costruire un mondo migliore: senza più classi, guerra e sfruttamento ✊🏾🔥

Antitesi - Organizzazione Comunista
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🔻 ROMPERE L'ASSEDIO, CON LA RESISTENZA PALESTINESE! 🔻

A due anni dall’Operazione Diluvio di Al Aqsa, il 7 ottobre resta come una frattura nella storia: il giorno in cui la Resistenza palestinese ha dimostrato al mondo che il nemico sionista non è invulnerabile, che può essere colpito e dunque sconfitto.

Due anni di massacri non hanno piegato la Resistenza e il popolo palestinese, che continuano a sfidare l’apparato coloniale, mettendone a nudo le crepe, mostrando la fragilità dell’entità sionista.

Gaza, cuore pulsante della Resistenza, continua a combattere sotto le macerie e le bombe. Nonostante il tentativo di distruggerla, essa si è trasformata in una base viva per l’offensiva contro il nemico. Da questa trincea di sangue, la Resistenza Palestinese ha trovato eco nelle piazze di tutto il mondo, dove masse popolari hanno portato il proprio sostegno alla Resistenza Palestinese, al popolo palestinese e alla sua lotta.
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🔻 La continuità della Resistenza ha squarciato il velo dell’indifferenza, risvegliato coscienze e generato mobilitazioni di masse. Non solo palestinesi e arabi in diaspora, ma anche lavoratori, studenti, donne e proletari nei paesi imperialisti hanno visto nella Palestina lo specchio della propria condizione di oppressione e sfruttamento.

Da questa solidarietà è nato un movimento mondiale contro la guerra e l’imperialismo. In Italia si è espresso nelle grandi manifestazioni popolari, negli scioperi e nelle flotte di aiuti partite dai nostri porti: un entusiasmo che né le istituzioni né i nuovi dispositivi repressivi, come il dl 1660, hanno potuto soffocare.

La Palestina è oggi la principale contraddizione che lacera l’imperialismo occidentale, pronto a trascinarci verso una terza guerra mondiale pur di mantenere il dominio. Sostenere la Resistenza è quindi non solo un dovere morale, ma una necessità politica.

La Resistenza palestinese insegna che l’assedio si può rompere unendosi e combattendo; anche qui, nel cuore dell’imperialismo, dobbiamo trasformare la guerra imperialista in guerra di classe contro chi ci sfrutta, ci affama e ci opprime. Dobbiamo opporci al riarmo che saccheggia le risorse a sanità, scuola, welfare; dobbiamo combattere il regime di guerra interna che il governo vuole imporre per piegare il dissenso e avere un fronte interno pacificato.

Le masse hanno visto nel 7 ottobre un simbolo di riscossa, un emblema della lotta contro l’oppressione dei popoli e contro il colonialismo che gli imperialisti praticano ogni giorno.

🚩 Il 4 ottobre saremo in piazza per affermare il ruolo della Resistenza, per denunciare il nostro imperialismo che sostiene il progetto sionista, e per gridare forte che anche qui, nelle nostre città e nei nostri luoghi di lavoro, bisogna resistere per vincere.

Antitesi - Organizzazione Comunista

👉 https://antitesirivista.org/volantini-e-comunicati/rompere-lassedio-con-la-resistenza-palestinese/
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Forwarded from Antitesi - Trieste
TUTTI E TUTTE A UDINE IL 14 OTTOBRE!

Martedì 14 Ottobre alle ore 17:30 in piazza della Repubblica ad Udine ci sarà un corteo promosso da diverse realtà per contestare la presenza della squadra nazionale dell'entità sionista. Si tratta di squadra composta da giocatori-soldato, i quali inneggiano alla distruzione totale di Gaza, dedicando i propri successi, come hanno fatto a giugno 2025 dopo la partita contro l’Estonia, all’esercito che sta commettendo il genocidio del popolo palestinese.
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Forwarded from Antitesi - Trieste
La volontà di portare a compimento questa manifestazione sportiva rientra pienamente nella stretta alleanza tra classe dominante italiana e sionisti: alla feroce repressione nei confronti di chi contesta la partecipazione attiva dell'Italia al genocidio, viene accompagnato un tentativo di normalizzazione dell'entità sionista. Ciò avviene a livello di sport ma non solo: intrattenimento, cultura, università.
Impedire all'entità sionista di avere respiro è necessario non solo sul campo dei traffici commerciali, come dimostrato dai blocchi dei porti nella giornata del 22 Settembre, ma anche sul campo della legittimazione generale del regime genocida, quindi anche a livello sportivo. Assieme alla Resistenza Palestinese, diamo un calcio al sionismo per mandarlo fuori dalla storia!

NESSUNA NORMALIZZAZIONE CON L'ENTITÀ SIONISTA!

BOICOTTIAMO IL SIONISMO E I SUOI COMPLICI!

PALESTINA LIBERA, RESISTENZA VINCERÀ!

Antitesi - Trieste

antitesi_trieste@inventati.org
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RILANCIAMO LA SOLIDARIETÀ AD ANAN

Oltre a rallentamenti del processo, di modo da non arrivare alla sentenza nel pieno delle mobilitazioni di massa per la Palestina, vi è stata un'ulteriore mossa repressiva da parte dello Stato italiano contro Anan.
Dopo un partecipato presidio sotto il carcere di Terni, Anan è stato trasferito al carcere di Melfi per cercare di isolarlo.
Non lasciamolo solo! Rilanciamo ancora di più la solidarietà! Scriviamogli una lettera o una cartolina a questo indirizzo:

Anan Yaeesh
Casa Circondariale di Melfi
Via Lecce
85025
Melfi (PZ)
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4 Ottobre 2025: “Siamo tutti palestinesi!!!”

Questo è l'appello che più di altri sintetizza la scesa in piazza a fianco della Resistenza in Palestina di milioni di persone nella manifestazione di Roma, e in tutte le altre centinaia che hanno caratterizzato queste giornate gloriose e memorabili, dalle grandi metropoli alle più piccole città.
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Un appello che unisce gli oppressi contro gli oppressori nella consapevolezza che quello che tocca ai palestinesi toccherà sempre di più a tutti. Un appello che trasforma la solidarietà al popolo palestinese, nella sua lotta contro l'occupazione coloniale sionista, in occasione di rivolta di massa contro l'ordine imperialista dell'oligarchia finanziaria occidentale, e i suoi piani di riarmo, guerra e distruzione.
La Resistenza palestinese ha dovuto e voluto incunearsi nelle contraddizioni di questa nostra epoca ed è diventata il più grande centro di mobilitazione nel nostro paese come nel mondo. Ha riempito il vuoto di centri di mobilitazione creato dalle classi dirigenti e dalle consorterie politiche-sindacali al loro servizio. Ha innescato un onda di mobilitazione che ha imposto il superamento dei settarismi, dell'attendismo, della passività e della sottomissione che ingabbiavano l'espressione delle masse.
Oggi, sull'onda della Flottilia, è in piedi un movimento di massa che non si vedeva da decenni e che faranno molta fatica a ricacciare in ginocchio. Un movimento di larghe masse che unisce i lavoratori con gli studenti, che vede uno spiccato protagonismo delle donne e la massiccia scesa in campo di giovani e giovanissimi.
Questa grande unità tra figure sociali e generazioni esprime anche una grande determinazione. L'indicazione del “Blocchiamo tutto” è stata decisamente perseguita, e ove c'è stato lo scontro non ci si è tirati indietro, vanificando gli effetti di tutte le misure preventive di controllo e repressione messe in campo: dai decreti sicurezza alla zone rosse. Anche la trita e ritrita linea opportunista di mettere “buoni contro cattivi” non trova spazio e si riduce a un balbettio per lo più mediatico che non riesce a coprire le provocazioni poliziesche e gli attacchi repressivi ai cortei
La grande partecipazione di giovani è uno dei dati più rilevanti e mostra il rifiuto del futuro-presente dello stato di guerra che cresce nella nuova generazione, che si voleva abulica e lobotomizzata con controllo, meritocrazia, precarietà, individualizzazione e repressione. Una generazione che oggi scende in campo con la freschezza della sua prima, e costituente, determinazione collettiva per rivendicare un presente-futuro senza guerra ed oppressione.
Questo enorme movimento nella misura in cui si riverserà nei settori, dalla fabbrica, all'università, alla scuola, al pubblico impiego, ai servizi, potrà creare un clima nuovo che rafforzerà ogni singola lotta ponendo basi per la ricostruzione di un rapporto di forza generale favorevole. Il collante dell'appoggio alla Resistenza in Palestina gli dà già il carattere della critica radicale dell'imperialismo e del suo futuro di guerra e lo connota come movimento contro lo Stato di guerra, contro il riarmo e il modello produttivo del keynesismo militare, che i sionisti sperimentano sulla pelle dei palestinesi e dei popoli arabi e la borghesia imperialista impone ovunque per far fronte alla crisi del capitalismo.
“Nessun chiodo per Israele” è l'indicazione dei portuali, la linea di condotta che si riflette e si rifletterà nel sabotaggio del progetto coloniale sionista, con mobilitazioni in diverse situazioni dai porti alle università.
La complicità dell'oligarchia finanziaria e delle classi dirigenti occidentali con il progetto genocida sionista rende evidente che la posta in gioco è alta e che la lotta contro il sionismo è lotta contro l'imperialismo. Mentre la grande ondata di mobilitazioni di questi giorni rende evidente la crisi di egemonia e l'isolamento di queste classi dirigenti.
“Grande è la confusione sotto il cielo, dunque la situazione è eccellente”, come chiarisce il Presidente Mao Tze Tung, se ci sono masse in movimento e partito comunista che le dirige. Ai comunisti spetta il compito di colmare il ritardo nella costruzione di una prospettiva rivoluzionaria che ponga fine a questo sistema di miseria, guerra e sfruttamento.

Oggi le masse sono in movimento. Organizziamoci per resistere e per vincere.

Morte all'imperialismo – Libertà ai popoli!
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Forwarded from Antitesi - Trieste
SOLIDARIETÀ AGLI ARRESTATI, LA MOBILITAZIONE CONTINUA!

Ieri a Udine 15 mila persone hanno manifestato contro la partita della vergogna e in appoggio alla Resistenza Palestinese. Alla fine ufficiale del corteo, la determinazione di una sua parte a proseguire la manifestazione verso la zona dello stadio ha trovato la risposta repressiva dello Stato, con lacrimogeni, idranti, arresti e fogli di via. A questi compagni va la nostra incondizionata solidarietà: tutte la resistenze popolari, in primis quella palestinese, ci insegnano l'importanza dell'unità rispetto alla repressione. Promuoveremo eventuali mobilitazioni in loro appoggio, perché nessuno va lasciato solo difronte alla "giustizia" dei padroni.

SE TOCCANO UNO TOCCANO TUTTI!

PER TUTTI I COMPAGNI LIBERTÀ, RILANCIAMO LA SOLIDARIETÀ!

PALESTINA LIBERA, RESISTENZA VINCERÀ!


antitesi_trieste@inventati.org
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🚩 LOTTA DI CLASSE: LA PARTITA NON È CHIUSA

Sabato a Firenze migliaia di persone sono scese in piazza al fianco dei lavoratori ex-Gkn, a difesa della fabbrica occupata che da quasi 5 anni resiste all'attacco che il capitale porta avanti sulla pelle della classe lavoratrice a colpi di sfruttamento, speculazione finanziaria e delocalizzazione.

Dopo quasi cinque anni di resistenza e 15 mesi senza stipendio, sabato la rabbia operaia e popolare si è espressa nell'occupazione dell'aeroporto di Firenze, in continuità con la parola d'ordine "blocchiamo tutto" e le pratiche conflittuali sviluppate nelle scorse settimane dal movimento di solidarietà con la Palestina, per mandare un messaggio chiaro: la partita non è chiusa! Il futuro irrompe, nonostante tutte le promesse infrante dalle istituzioni, dalla Regione Toscana, e dalle burocrazie sindacali e di partito.
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Quali sono quindi le lezioni da trarre dall'esperienza della Gkn? In questi anni, il Collettivo di Fabbrica è riuscito a trasformare una vertenza economica in una grande storia di riscatto e resistenza, trasformando la fabbrica da luogo di sfruttamento in un punto nevralgico di lotta e solidarietà per tutto il territorio.

Gli operai in lotta hanno saputo aggregare attorno a sé un vasto movimento di opposizione sociale, non solo con la proposta di reindustrializzazione ecologica basata sul controllo operaio e sociale della produzione, ma catalizzando la mobilitazione di vasti settori sociali contro il complesso dell'economia di guerra e le politiche di riarmo globale, contro l'attacco al salario, ai diritti ed allo stato sociale, passando per la necessità della transizione ecologica.

I continui tentativi della sinistra borghese di dirottare le rivendicazioni operaie dentro il tranello del riformismo s’infrangono contro una crisi strutturale che ormai concede pochissimi spazi in questo senso, svelando ancora una volta il loro volto al servizio del capitale. Dopo quasi cinque anni di continue false promesse da parte delle istituzioni, la giornata di sabato, conclusa con l'occupazione dell'aeroporto, segna un momento di rottura, che dimostra non solo la rabbia, ma anche la determinazione e un salto di qualità del movimento.

🚩 Come più volte la storia della lotta di classe ha dimostrato non sono i tavoli di trattativa né ampi movimenti solidali di per sé a determinare degli avanzamenti per le lotte operaie, ma la capacità di queste di imporsi e imporre un rapporto di forza concreto come problema per l’ordine pubblico, occupando una fabbrica, organizzando picchetti, blocchi della produzione e della circolazione delle merci.

Mentre la crisi strutturale del capitalismo mostra, con lo stato di guerra, il suo vero volto, l'esperienza della Gkn insegna che il protagonismo della classe, fuori dalle burocrazie sindacali e da ogni vincolo di compatibilità imposto, può e deve dirigere le lotte per costruire rapporti di forza reali nei posti di lavoro e in tutta la società, nella prospettiva di una rottura realmente rivoluzionaria con questo sistema che produce solo sfruttamento, miseria e guerra.

Quando la classe lavoratrice è cosciente e organizzata, è possibile imporre dei rapporti di forza in grado di resistere a disoccupazione, speculazione e repressione - e per porre le basi per la costruzione di una società più giusta senza guerra e sfruttamento.

🚩 La sfida che abbiamo di fronte oggi è perseguire l’obiettivo di costruire l’Organizzazione in grado di rappresentare la sintesi degli interessi generali della classe operaia e delle masse masse popolari e di agire dentro le contraddizioni, con la prospettiva della lotta politica per conquistare il potere e ribaltare questo sistema.

Antitesi Organizzazione Comunista - Firenze
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Forwarded from Antitesi - Trieste
ANAN LIBERO - PALESTINA LIBERA!

Due iniziative per parlare di Palestina e repressione, per denunciare, solidarizzare e mobilitarsi contro la persecuzione che lo Stato borghese italiano ha messo in atto contro Anan, Alì e Mansour.
Ci vediamo Martedì 28 Ottobre in via del Bosco 12/c per la proiezione di Colpevoli di Palestina! La vicenda giudiziaria di Anan, Alì e Mansour, a cui seguirà un rebechin il cui ricavato sarà destinato a sostenere le spese legali di Anan - che si trova attualmente in sciopero della fame presso il cacere di Melfi.
Rilanciamo poi il presidio a cura dell'Assemblea No Leonardo di Giovedì 30 Ottobre alle ore 10 davanti al Tribunale di Trieste, dove ha sede la sezione locale della Direzione Antimafia ed Antiterrorismo, responsabile a livello nazionale della persecuzione di questi tre resistenti palestinesi.
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RESISTERE ALLA REPRESSIONE, RILANCIARE LA SOLIDARIETÀ!

🚩Dario, Mimì e Francesco sono stati arrestati a Napoli - poi rilasciati con obbligo di firma - per aver preso parte a una manifestazione contro l’azienda farmaceutica sionista Teva, complice del genocidio in Palestina.
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Il loro arresto non è un fatto isolato, è infatti parte di una strategia repressiva più ampia, dalle cariche con idranti e lacrimogeni a Roma e Bologna all'arresto di uno studente davanti alla propria scuola di Torino, seguito poi dall'intervento della celere contro studenti e studentesse solidali.

Il governo approfitta della finta pace a Gaza per rilanciare il sostegno politico al sionismo e pacificare il fronte interno, dove la solidarietà alla Palestina si unisce alla lotta contro la guerra, la fame e i sacrifici imposti dalla nuova finanziaria.

🚩 Se la repressione è dura, è perché la lotta ha toccato i nervi scoperti dell’imperialismo, mostrando che in Italia la solidarietà con la Palestina è un atto rivoluzionario che mette in discussione lo stato di cose presenti. Si punisce la solidarietà e si criminalizza la mobilitazione, mentre si proteggono coloro che fanno affari sulla distruzione.

🚩Solidarietà a Dario, Mimì e Francesco!

Opporsi alla repressione è parte della lotta.
Fuori le compagne e i compagni dalle galere!


Antitesi - Organizzazione Comunista
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🔻La Palestina è il mondo

L’accordo di Gaza per la fine della guerra di genocidio, promosso da Trump e accettato dalla Resistenza palestinese e dai sionisti, è appeso a un filo. I bombardamenti dell’entità sionista proseguono, i valichi restano chiusi, gli aiuti umanitari non entrano, mentre fame e distruzione continuano per il popolo di Gaza.
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🔻 La promozione dell’accordo mostra l’impossibilità di continuare con il piano genocidiario, messo in crisi dalla caparbia Resistenza palestinese e dall’enorme sostegno mondiale a sua difesa. Il sistema imperialista USA e occidentale, in piena crisi, non può reggere l’apertura simultanea di più fronti – dalla guerra in Ucraina e in Medioriente all’aggressione in Venezuela, fino allo scontro strategico con la Cina – che si aprono a partire dalle due contraddizioni che caratterizzano la nostra epoca: quella inter-imperialista e quella con i popoli oppressi.
I criminali sionisti non rispettano l'accordo perché ciò significa riconoscere la vittoria politica della Resistenza palestinese. Dopo due anni di genocidio non è stata sconfitta, continua a combattere, ha costretto a una trattativa per il rilascio degli ostaggi e ha suscitato un movimento mondiale in suo appoggio.
Di fronte alla loro sconfitta strategica, i sionisti persistono nell’unica opzione loro rimasta: la guerra permanente a Gaza, in Cisgiordania e in Libano, con il rischio di un allargamento regionale del conflitto. Questioni cruciali come il disarmo della Resistenza o la governance “internazionale” di Gaza restano nei fatti irrisolte nel vuoto di prospettiva del piano USA.

Il destino del popolo palestinese dipende unicamente dalla forza della sua Resistenza e dal movimento di solidarietà internazionale, che con questo accordo si mirava a smantellare. La causa palestinese è diventata il cuore della lotta contro l’oligarchia finanziaria occidentale e la guerra imperialista, unendo in un unico fronte la Resistenza palestinese all’occupazione e la lotta contro le condizioni di oppressione e sfruttamento dei proletari e delle masse popolari nelle metropoli imperialiste.

Lottare in solidarietà alla Resistenza palestinese è lottare contro lo stato di guerra!
Lottare contro il sionismo è lottare contro l'imperialismo!

Antitesi - Organizzazione Comunista

👉 Leggi il testo completo su: https://antitesirivista.org/uncategorized/la-palestina-e-il-mondo/
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🔻*Repressione e militarismo non si festeggiano*🔻

Il 4 novembre è il giorno in cui si festeggia “L’Unità Nazionale e le Forza Armate”.
Oggi, con lo stato di guerra che avanza, l’imperialismo che la fa da padrone e la spesa militare che sottrae fondi a quella pubblica, questa “festa” suona come l’ennesimo tentativo del nostro governo di propagandare il militarismo e nascondere il clima di repressione che dilaga in Italia.

📣Mentre gli studenti vengono manganellati davanti alle loro scuole e i gruppi neofascisti rimangono impuniti dopo aver imbrattato e devastato le aule di un liceo, ci sembra necessario ribadire che i giovani possono e devono scardinare il paradigma dell’ obbedienza, combattendo contro uno Stato che li vorrebbe ubbidienti e in divisa, privi di coscienza politica.

https://www.instagram.com/p/DQoc5w1iDKj/?igsh=cnk5MGU0aWhtNWgx
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Cittadini, fucili in pugno! Armi in pugno, cittadini!
Sulle ali delle bandiere,
fiumana dalle cento teste,
dalla gola della città è volata nei cieli.
Con i denti delle baionette ha azzannato il bicipite
nero corpo dell’aquila imperiale.

Cittadini!
Oggi crolla il millenario “prima”.
Oggi dei mondi viene rivista la base.
Oggi
fino all’ultimo bottone
rifaremo di nuovo la vita.

Cittadini!
Questo è il primo giorno del diluvio operaio.
Andiamo
a salvare il mondo sconquassato!

-- Rivoluzione, Vladimir Majakovskij
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🚩 É uscito il nuovo numero della rivista Antitesi! 🚩

ORGANIZZARSI PER RESISTERE E VINCERE

👉 Leggi indice e presentazione del n. 19 della rivista sul nostro sito:
https://antitesirivista.org/antitesi/antitesi-n-19/

🔎 Leggi l'editoriale sul nostro sito:
https://antitesirivista.org/editoriale/organizzarsi-per-resistere-e-vincere/

🔥 Prendi la tua copia nei nostri punti di distribuzione:
📍Bergamo - Associazione di amicizia Bergamo-Palestina, via Marzanica 33
📍Catania - Comitato di Solidarietà Popolare Graziella Giuffrida, Via Vittorio Emanuele 436
📍Firenze - Spazio Autogestito D5, Polo di Novoli
📍Mestre - Tuttinpiedi, Piazzetta Canova 2
📍Milano - Revdar, Via Quinto Romano 17
📍Padova - Biblioteca Stella Rossa, Galleria Ognissanti 8
📍Sesto San Giovanni - Spazio Magenta, Via Magenta 117
📍Udine - Spazio autogestito, via dei Rubeis 43

Trovate la Rivista e molti altri materiali anche a Trieste, Genova, Torino, Roma, Vicenza e Bologna scrivendo ad antitesi@inventati.org

Antitesi - Organizzazione comunista
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