Prove di mobilitazione reazionaria
15 marzo 2025 manifestazione a Roma per la guerra.
6 marzo 2025
Nel momento in cui la Commissione Europea si appresta a stanziare 800 miliardi di euro per armarsi per la guerra, c’è chi ha pensato bene di convocare una manifestazione in appoggio all’Unione Europea.
“Una piazza per l’Europa“ è a tutti gli effetti una manifestazione a supporto del malconcio aggregato imperialista europeo. Questo blocco si trova a fare i conti con una crisi sempre più profonda. L’oligarchia finanziaria e le classi dirigenti nostrane pensano di affrontarla con l’economia di guerra.
La frazione europea dell’oligarchia finanziaria, di fronte al disimpegno dell’Amministrazione Trump, gioca alla guerra sulla pelle delle masse popolari di tutto il continente. Vuole continuare a portare al macello le masse ucraine. Vuole costringere l’intera Europa a uno stato di guerra permanente, con tagli alla sanità, all’istruzione, alle pensioni e all’assistenza sociale. Questo in una situazione in cui l’aggravarsi della crisi porta già disoccupazione, precarietà, aumento del costo della vita e miseria per strati sempre più ampi della popolazione.
La sinistra borghese, fino a Calenda, rilancia la mobilitazione per il “sogno europeo”. I sindacati confederali CGIL, CISL e UIL aderiscono, mostrando chiaramente il grado di partecipazione dei loro vertici alla linea guerrafondaia delle classi dominanti: un patto corporativo di guerra. Un’adesione che però non sembra essere ben digerita dalla base. Lo dimostra la presa di posizione degli iscritti CGIL contro la presenza in piazza.
Insomma, tutti d’accordo sulla vecchia massima imperialista : “se vuoi la pace prepara la guerra”. Naturalmente assieme ai loro padroni, oligarchi della finanza e monopolisti del complesso militare-industriale, quella che vogliono è la pace dei cimiteri e l’aggravarsi dell’oppressione delle classi lavoratrici e dei popoli. La stessa “pace” che stanno perseguendo, appoggiando i criminali sionisti nel genocidio ai danni del popolo palestinese, a Gaza e in Cisgiordania.
Vogliono trascinarci nella guerra. Ma il popolo è contro il loro armamento. E quindi per aggirare l’ostacolo, percorrono la strada della mistificazione e dell’ipocrisia con questa “piazza per l’Europa”. Quella percorsa è la via della mobilitazione reazionaria in appoggio al proprio imperialismo.
Contro questa via dobbiamo rilanciare la mobilitazione rivoluzionaria. Contro la guerra imperialista. Contro il sistema di oppressione e sfruttamento che, per far fronte alla sua crisi, conduce a questa spirale di guerra e distruzione.
Contro il patto corporativo di guerra
Contro l’aggregato imperialista europeo
Morte all’imperialismo – Libertà ai popoli
Antitesi – Organizzazione comunista