9 Maggio 1945 – 9 Maggio 2025: per una nuova Vittoria dei popoli!
Oggi ricorre l’ottantesimo anniversario dell’epica Vittoria dei popoli dell’Unione Sovietica sul nazifascismo, che fu possibile solo grazie alla guida del Partito Comunista Bolscevico e alla capacità dell’Armata Rossa, degli operai e dei contadini di tramutare la guerra di aggressione di Hitler in una straordinaria guerra di popolo. Oltre venti milioni di sovietici diedero la vita combattendo gli invasori o morendo a causa della loro ferocia, riuscendo a cambiare il corso della Seconda guerra mondiale nella grande battaglia di Stalingrado, conducendo una controffensiva che investì tutta l’Europa orientale e centrale, unendosi ai movimenti di liberazione partigiana insorti contro gli occupanti nazifascisti.
Ogni settore delle masse popolari sovietiche contribuì, con immensi sacrifici, a schiacciare la peste bruna, basti pensare alla donne: partigiane nelle retrovie, aviatrici nei cieli, operaie nelle fabbriche di armi per l’Armata Rossa. L’attaccamento dei popoli sovietici al sistema socialista conquistato con la Rivoluzione d’Ottobre fu la forza che permise la Vittoria: gli operai e i contadini dell’Urss combatterono per la loro patria, non per quella dei capitalisti, dei banchieri e di altri parassiti.
L’Urss resistette difronte al micidiale urto della Wehrmacht perché era retto dalla dittatura del proletariato, mentre i paesi europei capitolarono perché la borghesia al potere passò volentieri armi e bagagli dalla parte degli Hitler e dei Mussolini.
Nonostante i tentativi di riscrivere la storia, i fatti parlano chiaro: il contributo angloamericano alla sconfitta del nazifascismo fu del tutto secondario, limitandosi ai tardivi interventi in Italia e Francia.
Già durante la guerra, gli imperialisti statunitensi e inglesi pensavano a reclutare gli sconfitti in chiave anticomunista, per utilizzarli nei progetti di guerra contro l’Urss e in chiave reazionaria nei diversi paesi poi più o meno forzatamente inclusi nel campo della Nato.
Gli insegnamenti, gli obiettivi e lo spirito della guerra combattuta dall’Urss contro il nazifascismo, vivono oggi nelle guerre di liberazione che i popoli conducono per emanciparsi dall’imperialismo.
Per otto anni prima dell’intervento russo, dal golpe fascista del 2014, le masse del Donbass hanno resistito al regime banderista, fermando l’avanzata della Nato verso Est. Tuttora, gli antifascisti russi e ucraini e i comunisti del Donbass combattono gli eredi dei nazifascisti posti al potere a Kiev dai loro padroni di Washington e Bruxelles.
In Palestina, i partigiani combattono gli invasori sionisti con la stessa fermezza ed eroismo che caratterizzano i resistenti sovietici ed europei contro il nazifascismo. Le nefandezze di quest’ultimo rivivono pienamente in quelle commesse dal genocida Netanyahu contro il popolo palestinese. Il popolo yemenita resiste al fianco di quello palestinese, nonostante le feroci rappresaglie degli Usa e dei sionisti. In Siria, il nuovo corso benedetto dagli imperialisti vacilla di fronte alla ribellione di ampi settori di masse, contrastando i piani di spartizione del paese da parte sionista e turca. In Libano, la Resistenza non depone le armi difronte all’aggressione sionista, ai ricatti yankee ed europei e alle pressioni dei collaborazionisti sul fronte interno. Le guerre popolari guidate dai partiti comunisti maoisti nelle Filippine e in India tengono testa da decenni alle campagne militari dei vari governi, dimostrando che un’alternativa politica rivoluzionaria all’imperialismo è possibile e necessaria.
Sono i popoli che combattono per la loro liberazione i veri eredi della Grande Guerra Patriottica dell’Urss. In tempi nei quali la crisi del capitalismo spinge l’umanità verso il terzo conflitto mondiale, essi ci insegnano che tramutare la guerra degli imperialisti in guerra rivoluzionaria è possibile, come fecero i popoli sovietici trionfando sul nazifascismo.
A noi comunisti il compito di difendere questi insegnamenti, di praticare l’internazionalismo verso chi li sta mettendo in pratica, di metterli in pratica noi stessi.
Gloria ai vincitori sul nazifascismo!
Dal Donbass alla Palestina, al fianco di chi combatte oggi contro l’imperialismo e il sionismo!
Antitesi – Organizzazione Comunista