IERI PARTIGIANI – OGGI FEDAYN!
25 Aprile 1945 – 25 Aprile 2025
“Sabotare la guerra” e “combattere l’occupazione” nazifascista erano le parole d’ordine della Resistenza. Oggi, a 80 anni dalla vittoria sul nazifascismo, tornano attuali. Il mondo è sull’orlo della terza guerra mondiale. La propaganda dell’imperialismo occidentale spinge per il riarmo generale, per l’economia di guerra e per il disciplinamento forzato del fronte interno.
Ancora una volta, l’oligarchia finanziaria, e i padroni di ogni genere, cercano nella guerra la soluzione alla crisi del loro sistema di sfruttamento e morte.
Ancora una volta promuovono forme di oppressione terroristica contro le masse: come quella sionista in Palestina che persegue, in perfetto stile nazista, il genocidio di un intero popolo.
Il mondo è entrato in un caotico multipolarismo di guerra, nel quale diversi imperialismi si stanno affrontando, mentre le classi e i popoli oppressi sono, e saranno sempre di più, spinti a cercare una via rivoluzionaria contro le devastazioni, i saccheggi e i massacri della guerra imperialista.
Anche l’Italia è in guerra!
La borghesia imperialista italiana è parte di questo processo: sul fronte esterno con la partecipazione attiva alla fallimentare campagna di sfondamento a est contro la Russia, con il sostegno illimitato all’entità sionista, come anche con la proiezione nell’Africa subsahariana e nel Mar Rosso; sul fronte interno con il piano di riarmo, l’arruolamento della ricerca universitaria a scopi bellici, le campagne militariste nelle scuole.
La guerra può essere fermata!
Il consenso non c’è. Provano a costruirlo sventolando le bandiere UE, esaltando i “valori superiori” dell’Europa, promuovendo un patto corporativo di guerra e riproponendo lo schema colonialista. Ci provano aizzando masse contro masse, lasciando mano libera alle squadrette di fasci, istigando al razzismo, cercando di farci stringere attorno al tricolore con il ritorno al dio – patria – famiglia che puzza di ventennio. Ma le masse restano contro la guerra e contro il riarmo. I giovani non vogliono essere carne da cannone per gli interessi dei padroni. Allora questi cercano di imporsi con il dominio, con i pacchetti sicurezza, le zone rosse e tutto quello che spinge verso lo stato di guerra.
Resistere per vincere!
Come ottant’anni fa “sabotare la guerra” imperialista e opporsi ai sacrifici bellici è il terreno su cui organizzarsi per sconfiggere questo sistema di morte e sfruttamento.
Come ottant’anni fa “combattere l’occupazione” per la liberazione dei popoli dal dominio imperialista, nazista e sionista è la direttiva da seguire. L’insegnamento che arriva dalla Palestina, come dalla nostra lotta di liberazione, è chiaro: nella Resistenza possiamo accumulare la forza da scagliare contro il nostro nemico; se la Resistenza avanza l’imperialismo arretra!
Il nemico è in casa nostra: è la borghesia imperialista italiana che colpisce direttamente la nostra classe e le masse saccheggiandole in favore del riarmo, che ci vuole arruolare per la sua guerra, che reprime le nostre lotte e che sostiene e arma i criminali sionisti.
Combattendo la classe dominante italiana e il sistema di alleanze in cui si integra, combattiamo i principali oppressori dei lavoratori, dei proletari e dei popoli, le peggiori forze reazionarie globali di questa fase storica.
Contro il riarmo imperialista!
Sabotare la guerra, organizzare la Resistenza!
Morte all’imperialismo e al sionismo – Libertà ai popoli!
Antitesi – Organizzazione comunista