Volantini e comunicati

SPIONAGGIO DIGITALE E STATO DI GUERRA: Il modello repressivo sionista


È notizia di qualche giorno fa l’attacco mirato di uno “spyware mercenario” nei confronti di un giornalista di Fan page. Questo stesso attacco è stato subito da un nostro compagno, segnalato dal telefono con lo stesso messaggio ricevuto dal giornalista. Questa tipologia di attacchi spyware utilizza la tecnologia Pegasus del gruppo Nso, una tecnologia eccezionalmente rara e molto più sofisticata delle normali attività della criminalità informatica o dei malware rivolti ai consumatori per l’elaborazione dei dati a scopi commerciali. Pegasus è un software di spionaggio sviluppato per infiltrarsi negli smartphone e raccogliere informazioni come messaggi, email, contatti, registrazioni ambientali, geolocalizzazione, arrivando persino ad attivare microfono e fotocamera senza che l’utente se ne accorga. Nso Group Technologies è un’azienda sionista, specializzata in cyber-intelligence, nota per fornire strumenti di sorveglianza a governi e forze dell’ordine, con la giustificazione di combattere il crimine e il terrorismo. La colonia sionista, infatti, detiene il primato nell’industria del controllo sociale, dalla videosorveglianza a livello urbano allo spionaggio cibernetico. Persino Apple è costretta ad ammettere che questo software, oggi, rappresenta una tra le minacce digitali più avanzate esistenti. Sebbene questi attacchi costino milioni di dollari, vengono sferrati contro un numero esteso di persone: non aver ricevuto alcun messaggio di allerta, non implica che questo attacco non ci sia stato.

Crediamo che anche questi attacchi repressivi vadano inseriti nel quadro più ampio dello Stato di guerra, in cui la sionistizzazione della società è funzionale al perfezionamento dei sistemi di controllo propri della strategia di controrivoluzione preventiva. Infatti l’entità sionista ha fatto e continua a fare scuola per quel che riguarda le tecniche repressive e di controllo, utilizzando programmi ampiamente sviluppati e sperimentati contro il Popolo Palestinese. Con l’acuirsi della crisi del sistema capitalistico e con la conseguente tendenza alla guerra a livello mondiale, il sionismo, in quanto regime che da sempre si perpetua come Stato di guerra, rappresenta il modello perfetto per tutti i paesi imperialisti che hanno la necessità di irreggimentare, disciplinare, sorvegliare e pacificare il fronte interno. La collusione tra gli apparati repressivi dello Stato italiano e quelli della colonia sionista è tale che lo stesso governo italiano ha dovuto ammettere di aver avuto un contratto con Paragon Solutions, un’altra azienda sionista, per la fornitura di software destinati allo spionaggio spacciato per sicurezza interna. Questi modelli repressivi, inoltre, li abbiamo già visti impiegati nei progetti di ristrutturazione degli spazi urbani, come per esempio a Firenze e Milano con il modello di Smart cities dichiaratamente basato su Tel Aviv, che prevedono sistemi di controllo biometrici, di vibrazione e audio-visivi. In questo paradigma attacchi come quello spyware assumono un significato maggiore: monitorare chiunque non si sottometta alle necessità belliche della nostra borghesia imperialista in crisi, siano essi giornalisti, attivisti sociali o militanti rivoluzionari.

Davanti all’acuirsi delle contraddizioni che la fase impone è necessario organizzarsi per difendere gli spazi di agibilità politica, contro ogni tentativo della classe dominante di depotenziare la prospettiva rivoluzionaria. La stato borghese è controrivoluzione organizzata ed il suo carattere preventivo sta nell’essere organizzata in funzione d’impedire che la classe lavoratrice possa costruire una propria sovrastruttura politico-ideologica che le permetta di divenire compiutamente classe rivoluzionaria.

In questo senso è compito dei comunisti, non solo denunciare gli attacchi repressivi e la propaganda di guerra, ma organizzarsi per ribaltare questo stato di cose, contrapponendo alle necessità belliche della classe dominante, la necessità rivoluzionaria della classe oppressa.

MORTE ALL’IMPERIALISMO, MORTE AL SIONISMO!
RESISTERE PER VINCERE!

Antitesi – Organizzazione Comunista