Solidarietà ai prigionieri rivoluzionari in lotta in Turchia
7 maggio 2025
Come organizzazione comunista Antitesi esprimiamo la nostra solidarietà ai 10 prigionieri rivoluzionari in lotta nelle carceri turche. I compagni sono in lotta contro le condizioni di detenzione del regime carcerario di isolamento nelle celle di tipo “pozzo”. Uno di essi è in sciopero della fame da 200 giorni.
In Turchia, nel 2021 sono state introdotte nuove tipologie di carceri, denominate carceri di tipo S, R e Y. La sensazione è quella di essere stati gettati in un pozzo, da qui il nome dato dai detenuti. I prigionieri sono rinchiusi per 23 ore al giorno in una piccola cella di 3×4 metri, da soli, sotto costante sorveglianza di telecamere, con solo un’ora di tempo libero all’aperto. In queste celle non c’è né aria né luce e la solitudine è soffocante. A questo si aggiunge il “programma di riabilitazione” un sistema premiale che mira a distruggere e sottomettere lo spirito di resistenza dei prigionieri rivoluzionari, costringendoli a disciplinarsi ai regolamenti carcerari per non essere sepolti vivi.
Nelle carceri delle formazioni imperialiste le classi dirigenti degli oppressori puntano all’annientamento delle avanguardie rivoluzionarie. Questo avviene anche in Italia nel circuito del 41bis, dove da decenni sono segregati alcuni militanti rivoluzionari.
Oggi vogliamo anche denunciare le vessazioni e le torture sistematiche che stanno subendo migliaia di prigionieri palestinesi da parte del regime sionista di occupazione. Un regime che mentre persegue il genocidio del popolo palestinese e bombarda in Yemen, Siria e Libano, mette in atto le più efferate pratiche di annientamento psicofisico nelle sue carceri. Anche il governo e la magistratura italiani collaborano con questi criminali sionisti, come dimostra l’arresto e il processo cui sono sottoposti tre compagni palestinesi in Italia. Processo in cui vengono utilizzati come fonte di prova i verbali estorti sotto tortura dagli aguzzini sionisti.
L’oppressione dei prigionieri rivoluzionari si aggrava con lo sviluppo della tendenza alla guerra imperialista. Essa è parte integrante della linea della pacificazione forzata del fronte interno. Linea attuata anche con la persecuzione delle lotte dei popoli e delle classi oppresse tramite strette securitarie come il decreto sicurezza in Italia. I prigionieri rivoluzionari sono la testimonianza della lotta contro l’oppressione imperialista e rappresentano concretamente l’istanza rivoluzionaria dei popoli e delle classi oppresse per un mondo senza oppressione, sfruttamento e guerra.
Sosteniamo la lotta dei prigionieri rivoluzionari in Turchia!
Libertà per tutti i rivoluzionari prigionieri!
Morte all’imperialismo e al sionismo!
Antitesi – Organizzazione Comunista