CONQUISTARSI IL CONTRATTO! RESISTERE ALLO STATO DI GUERRA!
venerdì 28 marzo: SCIOPERO DEI METALMECCANICI, MOBILITIAMOCI!
23 marzo 2025
Il rinnovo del contratto nazionale dei metalmeccanici è cruciale per tutti i lavoratori del paese: ad oggi il tavolo è chiuso e non c’è alcuna contrattazione. Il fatto di non voler discutere la piattaforma votata dai lavoratori e dalle lavoratrici palesa il gioco a cui stanno giocando e che questa partita ha un peso enorme.
La controproposta di Confindustria prevede solo aumenti legati parzialmente all’inflazione e attacca moltissimi istituti del contratto nazionale: dagli scatti di anzianità, all’elemento perequativo legato alla produttività, fino alla gestione dei permessi personali.
Tutti diritti conquistati dai lavoratori e dalle lavoratrici e che oggi vengono messi in discussione.
L’obiettivo è chiaro: ridurre ancora il costo del lavoro, attaccando i diritti e indebolendo il contratto, o addirittura tentando di disfarsene.
Confindustria non convoca il tavolo dopo mesi di scioperi e mobilitazioni perché vuole capire quanto gli operai e le operaie siano disposti a lottare per il contratto, vuole vedere quanto siano determinati a resistere.
I padroni sono consapevoli che, se sfondano sui metalmeccanici, a cascata sfondano su tutti gli altri settori.
Fanno affidamento sulla cassa integrazione, sulla crisi e sulla difficoltà dei lavoratori a prendere parte attiva alla lotta. Pensano che prima o poi i lavoratori si stancheranno e saranno disposti a fermarsi.
Non ci sono mezzi termini: o si mettono in campo rapporti di forza incisivi, dentro e fuori le aziende, oppure vincerà la controparte. O le lotte iniziano a diventare un problema di ordine pubblico oppure i padroni continueranno a stare a guardarci.
Il rinnovo di questo contratto nazionale dei metalmeccanici avviene in una fase particolare: i padroni e il governo si mettono l’elmetto e vogliono portarci alla guerra. I soldi pubblici vengono dirottati verso le armi e le aziende in crisi vengono riconvertite al settore bellico, come la Berco, la Faber e, domani, Stellantis.
La lotta per il rinnovo del contratto è importante anche nella lotta contro la tendenza alla guerra.
Padroni e governo vogliono vedere se la classe operaia è disposta a cedere, ad arretrare sui diritti e ad essere sottomessa al futuro che stanno preparando, fatto di guerra, repressione, tagli e miseria. La guerra, per la nostra classe, è un disastro umano ed economico; per loro, è un modo come un altro per fare profitti ed eliminare i propri concorrenti sul mercato. Proporranno nuovi “patti per la fabbrica”, cercheranno di comprare i lavoratori e le lavoratrici con la propaganda del “destino comune” e giustificheranno ogni arretramento sulle nostre conquiste in nome della guerra.
Per questo motivo bisogna accettare la sfida. Bisogna lavorare per acquisire forza e portare a casa questo contratto. Solo così i padroni capiranno che non solo la fabbrica, ma anche le loro scelte politiche devono fare i conti con i lavoratori e le lavoratrici.
Lottare per la conquista del contratto nazionale significa oggi resistere contro la tendenza alla guerra e lo Stato di guerra!
È necessario prendere coscienza della forza della classe operaia e scendere in campo contro questo sistema che ci conduce alla barbarie!
Antitesi – Organizzazione comunista