Volantini e comunicati

Gloria alla Resistenza! Gloria ai suoi martiri!

16 gennaio 2025


Con sacrifici immensi, la determinazione del popolo palestinese ha piegato l’occupazione sionista, costringendola ad accettare condizioni che ne svelano la fragilità: cessate il fuoco, scambio di prigionieri, ritiro delle truppe, ritorno dei profughi.

467 giorni sono passati dall’operazione Diluvio di Al Aqsa, emblema della lotta di lunga durata che da oltre settant’anni sfida l’oppressione sionista. Il 7 ottobre ha segnato un punto di svolta: l’araba fenice si è levata, spezzando la normalizzazione del colonialismo, smascherando l’inganno di una “democrazia” che si nutre di occupazione e violenza.

La Resistenza ha imposto una nuova verità: il nemico può essere colpito, e può essere sconfitto.

Nonostante genocidi, assedi e massacri, il popolo palestinese ha continuato a lottare, incrinando le fondamenta del progetto sionista. La sicurezza dei coloni, pilastro del colonialismo d’insediamento, vacilla; Tel Aviv si è aggrappata a strategie di regionalizzazione del conflitto e tentativi di spezzare l’unità della Resistenza, ma non è riuscita a fermare la volontà indomita del popolo palestinese.

Il cessate il fuoco rappresenta una sconfitta politica e militare per Tel Aviv e una vittoria, sia simbolica che concreta, per chi resiste. La lotta palestinese continua a essere un’incrollabile spina nel fianco dell’imperialismo Usa e occidentale, ostacolandone i progetti egemonici nella regione e aggravando la crisi che li travolge. È questa crisi che spinge le potenze imperialiste verso il rischio di una terza guerra mondiale nel disperato tentativo di difendere e riaffermare un dominio sempre più fragile.

Ovunque, le masse popolari si sollevano festanti.

La Palestina non è una causa per i palestinesi soltanto. È la causa di ogni rivoluzionario; è la causa delle masse oppresse del nostro tempo. Ma la lotta non è finita qui. La Palestina non è ancora libera. E non ci sarà pace senza giustizia. E la giustizia inizia con la fine dell’occupazione e il ritorno dei rifugiati alla loro terra.

Dobbiamo continuare a lottare.

La Palestina è l’avanguardia nella lotta contro l’imperialismo. La sua liberazione è una tappa fondamentale per spezzare il dominio dell’oppressione. Sionismo e imperialismo sono due facce della stessa medaglia: bisogna combatterli entrambi. Dobbiamo continuare a sostenere il popolo palestinese, e questo significa rivendicare il ruolo della Resistenza e opporci con forza all’imperialismo, in particolare quello di casa nostra. Oggi resistere significa opporsi con qualunque mezzo ai divieti di manifestare, ai decreti legge che impongono il regime di guerra interna, significa lottare contro l’avanzare della tendenza alla guerra imperialista in ogni campo. Significa resistere oggi, per vincere domani!

Con la Resistenza Palestinese, fino alla sua vittoria!
Morte all’imperialismo, libertà ai popoli!

Antitesi – organizzazione comunista