Volantini e comunicati

CONTRO L’IMPERIALISMO: RESISTERE PER VINCERE!

30 novembre 2024


Da quando il Diluvio della Resistenza Palestinese si è abbattuto sull’occupante sionista, l’unità fra le fazioni della Resistenza e con il popolo palestinese è cresciuta e si è rafforzata sempre di più, nel nome della lotta al sionismo e all’imperialismo occidentale.
Mostrando la sua estrema difficoltà nel contenere la Resistenza palestinese e i suoi alleati, l’entità sionista ha allargato il piano del conflitto, attaccando il Libano, Iran, Siria e Yemen nella vana speranza di portare a termine il piano di occupazione della Palestina e di eliminazione totale del popolo palestinese. La risposta del popolo libanese e della sua Resistenza non si è fatta attendere, rispondendo colpo su colpo all’infame attacco sionista.

L’unità dell’Asse della Resistenza e dei popoli che rappresenta, si è rivelata di vitale importanza per continuare l’attacco allo stato sionista e respingere la guerra imperialista. È da questo esempio che dobbiamo partire.

In questi giorni, abbiamo assistito al tentativo negativo di dividere l’asse della solidarietà alla Resistenza in Italia, distogliendo l’attenzione dalla lotta contro l’imperialismo e il colonialismo sionista della Resistenza palestinese e libanese, e spostandola su un piano umanitario, di mero supporto assistenzialista, che riconosce solo la necessità di fermare il genocidio in corso. Questa posizione, in realtà, finisce per sdoganare l’Anp, complice del sionismo, e i suoi corrispettivi nel nostro paese che hanno tutto l’interesse a separare il campo tra “buoni e cattivi”, indebolendo la lotta antimperialista.

La Resistenza dei popoli oppressi del Medio Oriente ci dimostra, però, che la liberazione della Palestina e la fine del massacro dei popoli palestinese e libanese si possono raggiungere solo attraverso l’unità nella lotta contro l’imperialismo, il sionismo e i suoi diretti mandatari: la Nato e i governi del cosiddetto “occidente democratico”. Continuare convinti nel sostenere la Resistenza e costruire un fronte unitario nel solco del suo esempio è di vitale importanza per chi oggi resiste e combatte per un mondo migliore, senza più classi, guerre e sfruttamento.

Il tentativo di dividere e indebolire il movimento di solidarietà alla Resistenza non è un caso isolato. Le potenze imperialiste occidentali, tra cui l’Italia, sono ormai intrappolate in una crisi economica strutturale, frutto della loro stessa natura di stati capitalisti. Una crisi che padroni e governi cercano di risolvere con la guerra e lo scontro diretto con altre potenze imperialiste. In questo contesto, il governo italiano si trova di fronte a due necessità: da un lato, deve sostenere economicamente la guerra, tagliando fondi alla sanità, all’istruzione e ai servizi sociali; dall’altro, deve depotenziare e silenziare il “fronte interno” attraverso la repressione. Un esempio concreto è il Ddl 1660, voluto per sostenere lo stato di guerra e zittire la lotta antimperialista.

La Resistenza palestinese e libanese ci aiutano ad individuare un nemico chiaro: l’imperialismo occidentale e i governi di casa nostra. È qui che dobbiamo colpire se vogliamo fermare il massacro in Palestina; è qui che dobbiamo agire se vogliamo farla finita con chi ci sfrutta e affama ogni giorno, dalle scuole alle università, dalle fabbriche a tutti i luoghi di lavoro; è qui che dobbiamo lottare, contro il nostro governo, gli Usa e la Nato, se vogliamo aprire la strada rivoluzionaria per la costruzione di un mondo migliore.

PER LA RESISTENZA DEI POPOLI E DELLA CLASSE PROLETARIA, CONTRO L’OPPRESSIONE E LO SFRUTTAMENTO.
MORTE ALL’IMPERIALISMO E AL SIONISMO, LIBERTÀ AI POPOLI!
O LA RIVOLUZIONE FERMERÀ LA GUERRA, O LA GUERRA SCATENERÀ LA RIVOLUZIONE.

Antitesi – organizzazione comunista