Processiamo il sionismo
Dossier sul processo contro gli antisionisti a Milano
Opuscolo a cura del Centro di Documentazione Antimperialista “Olga Benario”
Milano, gennaio 2022
INTRODUZIONE
La solidarietà è un’arma
Come Centro di Documentazione Antimperialista “Olga Benario” abbiamo deciso di pubblicare una raccolta di materiali relativi al processo agli antisionisti che si è svolto a Milano, in merito alla contestazione della presenza delle bandiere dello Stato di Israele alla manifestazione del 25 aprile 2018, perché consideriamo parte fondamentale del nostro lavoro la promozione della solidarietà attiva alla lotta antimperialista dei popoli oppressi. Questo impegno implica la denuncia e la mobilitazione contro tutte le operazioni repressive orchestrate per contrastare questa solidarietà.
Il processo contro gli antisionisti è un esempio significativo di come tenta di concretizzarsi questa volontà repressiva dell’imperialismo nostrano. In particolare, sul fronte interno, essa si è mossa (e continua a muoversi) contro chi si mobilita per esprimere una solidarietà attiva all’eroica eroica lotta del popolo palestinese, ormai quasi secolare, contro l’occupazione coloniale sionista della sua terra.
È un processo che inevitabilmente è diventato una tappa fondamentale per lo sviluppo di questa solidarietà. L’intento della Procura di Milano, che lo ha istruito, e dei suoi padrini politici, che glielo hanno richiesto, era quello di arrivare a fissare un precedente che sanzionasse penalmente la scesa in campo concreta contro i crimini del colonialismo sionista. L’equiparazione dell’antisionismo con l’antisemitismo è stata la chiave ideologica di questa operazione, e si è sostanziata nella contestazione dell’aggravante di odio razziale. Chiave ideologica che è mutuata da una campagna internazionale direttamente orchestrata dalla lobby sionista mondiale e dai suoi protettori imperialisti. Negli ultimi anni abbiamo assistito, oltre a numerose prese di posizione (anche il nostro presidente emerito Napolitano si è speso in questa nobile causa), anche alla promulgazione di leggi e all’istruzione di processi contro gli antisionisti in diversi Stati imperialisti.
La sentenza di assoluzione nel primo grado di giudizio ottenuta grazie all’unità degli imputati sulla linea di rovesciare il processo nei loro confronti in processo ai crimini del sionismo, e grazie alla grande solidarietà e mobilitazione che si è sviluppata proprio per questa impostazione mostra che questo processo può diventare un precedente diametralmente opposto rispetto a quello perseguito.
È un processo che è già diventato un momento di rilancio nel nostro paese della mobilitazione in appoggio alla lotta di liberazione palestinese. Mobilitazione che in particolare ha visto nel maggio 2021 la scesa in piazza di grandi masse di solidali in tutto il mondo a fianco della guerra contro l’occupante. Una guerra che ha coinvolto in quei giorni tutto il popolo palestinese da Gerusalemme, a Gaza, alla Cisgiordania, ai territori del ‘48, ai campi profughi palestinesi in Libano, Siria, Giordania.
L’intento di questa pubblicazione è espressamente quello di dare un contributo in modo tale che questo processo e il suo esito vittorioso si consolidi come precedente che sancisca la legittimità della solidarietà attiva nei confronti degli oppressi e della lotta risoluta contro i loro oppressori imperialisti.
Per questo motivo tralasciamo volutamente le risibili accuse di minacce, lancio di bottiglietta di plastica, canna da pesca portabandiera palestinese con cui è stato toccato il casco di un poliziotto, su cui l’Accusa ha voluto imbastire il processo, con grande impegno della Digos e grande dispendio di risorse (decine di ore di video per individuare singole persone da inquisire). Tralasciamo anche gli interventi del Procuratore e quelli dei suoi fedeli testimoni poliziotti.
Diamo invece voce al nostro campo riportando in questo Dossier le prese di posizione, le considerazioni analitiche e le testimonianze di tutti quelli che hanno contribuito a questa sconfitta del piano criminalizzante e persecutorio predisposto contro gli antisionisti di Milano e contro tutto il movimento di solidarietà alla causa della liberazione della Palestina. In questo Dossier troverete una selezione di materiali che siamo riusciti a reperire. Selezione orientata a rimarcare il carattere politico del processo. A questo scopo abbiamo organizzato i materiali dei soggetti che nell’ambito del processo si sono espressi in diverse sezioni: imputati, solidarietà, testimoni a difesa, avvocati.
Quello che vogliamo qui illustrare è un caso di cooperazione e lotta attorno ad una vicenda processuale che può e deve essere indicato come esempio e da cui possono essere tratti importanti insegnamenti. Tra questi sottolineiamo l’importanza dell’unità degli imputati sulla linea di utilizzare i processi come momento di rilancio della mobilitazione e come occasione per ribadire e sostanziare le proprie ragioni contro i piani degli oppressori.
Concludiamo esprimendo la nostra solidarietà rivoluzionaria ai prigionieri palestinesi in lotta in questi mesi contro il brutale regime carcerario loro imposto dall’oppressore sionista.
Centro di Documentazione Antimperialista “Olga Benario”
Milano, gennaio 2022
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