Antitesi n.17
CONTRO LA GUERRA IMPERIALISTA
PER UNA LINEA RIVOLUZIONARIA
Ottobre, 2024
INDICE
Editoriale
Contro la guerra imperialista per una linea rivoluzionaria – p. 3
Sfruttamento e crisi
Il vincolo della guerra – p. 6
Il “sistema Italia” e il keynesismo militare
Crisi e centralizzazione di capitale – p. 17
Struttura e sovrastruttura nel “capitalismo di guerra”
Classi sociali, proletariato e lotte
La Palestina scuote il mondo – p. 27
Internazionalismo e resistenza nella metropoli
La fabbrica che non può chiudere – p. 37
Storia e contraddizioni della più grande acciaieria d’Italia
Imperialismo e guerra
Ucraina, Palestina, Taiwan – p. 46
Le tre direttrici del conflitto mondiale
Controrivoluzione ed egemonia di classe
Sull’intelligenza artificiale – p. 55
Utopia positivista, distopia di guerra
Figli all’imperialismo – p. 65
Riflessioni sull’attacco all’aborto tra crisi e militarismo
Ideologia borghese e teoria del proletariato
Il sole sorge a Mezzogiorno – p. 74
Gramsci e la questione meridionale
Glossario
Inflazione, Opportunismo – p. 83
PRESENTAZIONE DEL NUMERO
- Nella prima sezione, nel primo articolo, Sfruttamento e crisi, si analizzano i processi che caratterizzano la struttura e la sovrastruttura dell’imperialismo italiano, nel precipitare della situazione internazionale, mettendo in luce come la guerra rappresenta l’aspetto principale sul quale si determinano sia l’aggravamento della crisi che la sua gestione. Il secondo articolo tratterà della connessione tra crisi, centralizzazione dei capitali e guerra imperialista, evidenziando come quest’ultima acceleri il processo di centralizzazione e, in questa dialettica, di come si rimoduli sia la struttura che la sovrastruttura.
- Nella seconda sezione, Proletariato, classi sociali e lotte, il primo articolo tratta del ruolo internazionale della Resistenza Palestinese, di quanto rappresenti una contraddizione concreta per le classi dominanti occidentali, anche nel contrastarne l’egemonia sul fronte interno, rinnovando l’attivismo delle masse popolari, soprattutto dei giovani e del proletariato immigrato. Un secondo articolo in questa sezione tratterà della vicenda della fabbrica dell’acciaio Ilva, descrivendone il percorso, che in questi ultimi anni l’ha vista in bilico tra chiusura, ristrutturazione, ipotetici rilanci e di come le masse siano state divise da padroni e Stato sulla base della contraddizione tra lavoro e ambiente.
- Nella terza sezione, Imperialismo e guerra, l’articolo ha lo scopo di analizzare la posizione di crisi dell’imperialismo Usa, che lo costringe al ruolo ultrabellicista e dunque a scontrarsi con l’imperialismo russo, con la Resistenza arabo-islamica e con l’imperialismo cinese. L’articolo analizza quelle che possiamo chiamare le tre direttrici della guerra mondiale (Ucraina, Palestina, Taiwan) descrivendo come queste si inseriscono nelle contraddizioni sullo scenario mondiale, in particolare quella tra popoli oppressi e imperialismo, rappresentata in massima parte dal conflitto in Palestina, e quella tra potenze imperialiste, concretizzatasi soprattutto nel conflitto in Ucraina-Donbass.
- Nella sezione quarta, Controrivoluzione ed egemonia di classe, il primo articolo tratterà della questione dell’intelligenza artificiale, portando un punto di vista di classe su questo tema, sulla presunta neutralità delle applicazioni scientifiche, sul loro ruolo concreto, che si sta dimostrando nella guerra di genocidio condotta dall’esercito sionista, dove l’intelligenza artificiale è utilizzata per automatizzare i bombardamenti. Il secondo articolo tratterà della questione dell’attacco alla conquista dell’aborto legale che avviene oggi nel contesto della guerra imperialista dispiegata, poiché l’egemonia reazionaria all’insegna di “dio, patria e famiglia”, sempre più alimentata dai governi anche nel “democratico” blocco occidentale, è il terreno per la promozione della cultura militarista.
- Nella quinta sezione, Ideologia borghese e teoria del proletariato, si tratterà del pensiero di Antonio Gramsci in merito alla questione meridionale. Con i suoi scritti e la sua azione politica, Gramsci ruppe il dogma del Risorgimento come fase univocamente progressiva per le masse popolari del nostro paese, portando così alla comprensione intellettuale dell’arretratezza economico-sociale del Meridione, fornendo le premesse teoriche, per l’alleanza tra classe operaia settentrionale e masse contadine del sud, contro il potere della classe dominante.