Antitesi n.16
COME IN PALESTINA:
RESISTERE PER VINCERE
Aprile, 2024
INDICE
Editoriale
Come in Palestina: resistere per vincere – p.3
Sfruttamento e crisi
Lo Stato di guerra – p.5
Gestire la crisi per condurre la guerra
Classi sociali, proletariato e lotte
La Palestina nelle piazze – p.19
Sul movimento di solidarietà al popolo palestinese
Rivista comunista francese
Imperialismo e guerra
Yuan o qassam? – p.33
La Resistenza Palestinese e il disordine multipolare
Controrivoluzione ed egemonia di classe
Le smart cities – p.45
Le città a misura del capitale
Ideologia borghese e teoria del proletariato
La sinistra palestinese – p.55
Antisionismo e rivoluzione proletaria
Contropiano o contro Lenin? – p.67
Critica a “La Russia è un paese imperialista?”
Glossario
Aristocrazia operaia, Nakba – p.77
PRESENTAZIONE DEL NUMERO
- Nella sezione Sfruttamento e crisi, in linea con gli articoli della prima sezione dei numeri precedenti, poniamo in evidenza il carattere bellico che necessariamente il capitalismo in crisi assume in questa fase. Per la classe dominante non si tratta solo di gestire la crisi per condurre la guerra, ma di gestire la crisi sulla base della guerra, ridefinendo in questo modo sia la struttura che la sovrastruttura in base ad essa. Proprio sul carattere nuovo della sovrastruttura si concentra questo articolo parlando di “Stato di guerra”: una sovrastruttura nella quale la facciata democratica, liberale e garantista lascia il posto a quella propagandistica, autoritaria e poliziesca.
- Nella sezione Proletariato, classi sociali e lotte, ci soffermiamo sul movimento antimperialista di solidarietà alla Palestina esploso all’indomani del 7 Ottobre in tutto il mondo e anche in Italia. Un movimento composto soprattutto di giovani, studenti, donne e proletari (in particolare giovani arabi), che tendono a mettere in campo contenuti e pratiche che legano la solidarietà alla contestazione delle politiche antipopolari e repressive dei vari governi. Si aprono così brecce nell’egemonia delle classi dominanti allineate con l’entità sionista. Inoltre, all’interno della sezione riportiamo un’intervista fatta ai compagni della rivista francese Supernova sul loro lavoro politico e sull’attuale situazione delle lotte in Francia.
- Nella sezione Imperialismo e guerra, analizziamo il nuovo scenario globale apertosi all’indomani dell’Operazione ‘Diluvio di Al Aqsa’, condotta dalla Resistenza Palestinese il 7 ottobre, nel quale riemerge con forza la contraddizione imperialismo-popoli oppressi, in aggiunta alla contraddizione interimperialista, già esplosa con l’Operazione Militare Speciale russa in Donbass e Ucraina. La guerra in Medio Oriente, e in particolare nel Mar Rosso, influenza direttamente l’evolversi dello scontro diretto tra le potenze imperialiste.
- Nella sezione quarta, Controrivoluzione ed egemonia di classe, cerchiamo di dare un’interpretazione marxista del fenomeno delle smart cities, che vada oltre le letture tipicamente “complottiste” già criticate in questa sezione. Definiamo questo fenomeno come una nuova tappa del processo di modellamento e gentrificazione dei centri abitati, che utilizza lo sviluppo tecnologico per realizzare in maniera più precisa gli interessi capitalistici. Alla logica del rastrellamento dei dati personali a fini di mercato, si aggiunge anche quella del disciplinamento sociale e del controllo. Modello di implementazione di questo fenomeno è rappresentato dall’entità sionista, che lo ha esportato e promosso in tutto il mondo.
- La sezione quinta, Ideologia borghese e teoria del proletariato, è composta di due articoli. Con il primo ripercorriamo la storia della sinistra marxista palestinese all’interno della Resistenza dagli accordi di Oslo ad oggi, definendo in particolare il rapporto dialettico tra lotta antisionista, nazionalismo arabo e rivoluzione proletaria. Un focus specifico viene fatto con due schede informative su due dirigenti rivoluzionari che hanno svolto un ruolo chiave nella lotta al sionismo: George Habash e Georges Ibrahim Abdallah. Il secondo articolo ritorna invece sulla nozione di imperialismo, già trattata in altri numeri della rivista, questa volta criticando un testo pubblicato dal sito Contropiano. Nell’articolo poniamo l’importanza della lotta ideologica contro il revisionismo teorico, in quanto anticamera dell’opportunismo politico. Riprendendo Lenin, affermiamo che la categoria dell’imperialismo diventa una frase vuota se non si mette a fuoco la sua natura strutturale. L’imperialismo è il capitalismo della nostra epoca, la fase di putrefazione del capitalismo che caratterizza le formazioni socioeconomiche in dominanti (i paesi imperialisti) e in dominate (i paesi oppressi).